Nella società in cui viviamo ognuno di noi sceglie arbitrariamente cosa e come mangiare, più per gusto che per nutrizione.
Come diceva Ippocrate 2500 anni fa “se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto, né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute”.
Oggi invece la popolazione si ammala sempre di più a causa della cattiva alimentazione e della sedentarietà.
Per questo motivo il Ministero della Salute ha posto particolare attenzione all’etichettatura degli alimenti.
L’etichetta, infatti, riporta informazioni sul contenuto nutrizionale del prodotto e fornisce una serie di indicazioni per comprendere come i diversi alimenti concorrono ad una dieta corretta ed equilibrata.
Il nuovo Regolamento (UE) 1116/2011 ha introdotto una serie di novità tra i quali l’obbligo di inserire in etichetta anche la dichiarazione nutrizionale.
In realtà la norma in fase di applicazione ha visto una serie di deroghe per cui per molte attività commerciali non è più obbligatoria ma solo facoltativa.
Ma perché un’attività commerciale dovrebbe scegliere di redigere la TABELLA NUTRIZIONALE se è facoltativa?
Semplice: per fornire un servizio in più al cliente.
In un mondo in cui la vita è diventata frenetica e molto spesso si mangia fuori per necessità più che per divertimento, mangiar bene e soprattutto sapere cosa si sta mangiando e quante calorie si stanno assimilando può essere importante per i clienti più attenti.
Ed ecco che consigliamo a tutte le attività che intendono, in un’ottica di marketing, offrire un servizio impeccabile al proprio cliente, di introdurre all’interno del locale la “TABELLA NUTRIZIONALE” dei propri prodotti, piatti e preparazioni.
La trasparenza nei confronti del cliente e la sua tutela, sono fattori chiave che possono fare la differenza rispetto alla concorrenza in un mercato sempre più competitivo.
Lucia Passiatore
Area Impresa Sicura