Scuola, posti vacanti disponibili
Da parte delle scuole è partita la caccia al supplente, con circa 200mila posti da assegnare nella scuola.
È Anief a lanciare l’allarme: “A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico – spiega il sindacato di categoria – entra nel vivo la caccia al supplente.
Sarà una vera impresa, perché si tratterà di sistemare almeno la metà delle 53.600 nomine a tempo indeterminato andate deserte, i circa 20mila posti liberatisi a seguito dell’anticipo pensionistico Quota 100, i 50mila e oltre posti in deroga su sostegno, decine di migliaia di cattedre nascoste in organico di fatto e altri quasi 20mila posti liberi su disciplina comune nemmeno richiesti per le immissioni in ruoli”.
Qual è l’effetto di “Quota 100” sui posti di lavoro nella scuola?
Un recente rapporto della CGIL, stima che per l’anno scolastico 2019/2020 ci saranno migliaia di posti liberi nella scuola frutto della riforma pensionistica, varata dal Governo a fine 2018.
Quota 100, infatti, consentirà il pensionamento di 120mila lavoratori: il triplo del personale che normalmente si congeda dal lavoro in un anno.
Sarà “caccia al Supplente”
Il quadro che si prevede per i prossimi tempi è la ricerca del supplente che servirà a sopperire questa carenza nell’organico. Una situazione paradossale che si ripresenta all’apertura di ogni anno scolastico.
I sindacati di categoria, infatti, stanno divulgando le informazioni secondo le quali risultano molte le cattedre scoperte, sebbene la scuola sia appena iniziata: se la Campania vanta un alto numero di reclutamenti, le regioni del Nord, in particolare Veneto, Piemonte e Lombardia, registrano diversi posti vacanti.
L’assenza di concorsi e della stabilizzazione dei ruoli di docenza è una delle cause di questo pasticcio all’italiana, cui conseguenze verteranno sui poveri docenti destinati a restare precari.
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