Non solo il datore di lavoro e le figure aziendali che ricoprono ruoli di responsabilità, ma anche i lavoratori possono essere sanzionati per testo unico sulla sicurezza sul lavoro.
La norma e la giurisprudenza, parlano di sanzioni sia a livello pecuniario che penale, nel momento in cui sia provato che il comportamento del lavoratore sia difforme alle direttive aziendali in termini di prevenzione e sicurezza.
In particolare, l’art. 20 del D.lgs. 81/2008 s.m.i. identifica determinati obblighi a cui i dipendenti devono attenersi:
- contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale
- utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e le miscele pericolose, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
- utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
- segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
- non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
- non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
- partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
- sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente
In questi casi, secondo gli articoli del D.Lgs. 81/08 che trattano la tematica, i lavoratori possono essere soggetti a sanzioni di tipo pecuniario che variano da un minimo di 50 a un massimo di 800 euro ed a sanzioni penali con l’arresto fino ad un mese.
Nella attribuzione delle sanzioni da parte degli organi di controllo va sempre fatta un’analisi preliminare per comprendere i fatti e attribuire le responsabilità.
In ogni caso è fondamentale che:
- I datori di lavoro applichino in pieno il D.Lgs. 81/08 smi, sia per tutelare la salute dei propri dipendenti, ma anche per prevenire eventuali responsabilità in caso di infortunio e malattia professionale;
- I lavoratori rispettino in pieno le regole aziendali, le procedure e gli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 smi.
Lavorare in un ambiente sicuro e sereno, nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti è sempre auspicabile. Per raggiungere questo risultato è fondamentale un lavoro di squadra che abbia come obiettivo non solo l’incolumità e la salute dei colleghi di lavoro, ma anche la prevenzione di sanzioni penali ed amministrative, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.