In primo luogo, le agevolazioni si rivolgono alle imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età. 

Le imprese in forma di società devono:

  • essere state costituite da non più di 60 mesi;
  • essere Piccole o Micro Imprese;
  • avere la compagine societaria composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne.

Inoltre, possono richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire un’impresa, purché ciò venga fatto  entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione.
In particolare, i settori che possono richiedere le agevolazioni sono:

  • Produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • Fornitura di servizi a imprese e persone;
  • Commercio di beni e servizi;
  • Turismo;
  • Attività di natura turistico-culturale e attività legate all’innovazione sociale.
Aziende costituite da meno di 36 mesi

Al contrario, le imprese costituite da non più di 36 mesi possono richiedere il finanziamento a tasso zero per investimenti fino a 1,5 milioni di euro, di durata massima di 10 anni e di importo non superiore al 90% della spesa ammissibile.
Pertanto, una parte del precedente finanziamento può essere concessa a fondo perduto, fino ad un massimo del 20% delle sole spese.

Spese ammissibili  

Nello specifico, sono ammissibili tutte le spese necessarie al programma di investimento sostenuto dall’impresa, a decorrere dalla data di presentazione della domanda. Se quest’ultima viene invece presentata da persone fisiche, la data di riferimento sarà quella della costituzione della società. Le percentuali massime varieranno in base al tipo di investimenti.
Ad esempio:

  1. opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30% dell’investimento ammissibile;
  2. macchinari, impianti ed attrezzature di fabbrica, compresi quelli necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché strettamente necessari, dimensionati alla produzione ed identificabili singolarmente;
  3. programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, compresi quelli connessi alle tecnologie e alle applicazioni emergenti di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things;
  4. acquisto di brevetti o acquisizione di licenze d’uso;
  5. consulenze specialistiche, nel limite del 5%  dell’investimento ammissibile;
  6. oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento agevolato e oneri connessi alla costituzione della società;
  7. capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di investimento, giustificato dal piano d’impresa ed utilizzato ai fini del pagamento di particolari voci di spesa. Tra queste compaiono: materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa, godimento di beni di terzi.
Impresa costituita da 36 a 60 mesi

Nel caso di aziende operanti da più di 36 mesi e meno di 60, il finanziamento a tasso zero è previsto per investimenti fino a 3 milioni di euro. La durata massima è di 10 anni e relativa ad un importo non superiore al 90%  della spesa ammissibile.
In aggiunta, una parte del precedente finanziamento può essere concessa a fondo perduto, fino ad un massimo del 15% delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

Spese ammissibili

Sono ammissibili i programmi di investimento volti alla realizzazione di nuove unità produttive, al consolidamento ed allo sviluppo di attività esistenti. Soprattutto attraverso l’ampliamento dell’attività, la diversificazione della produzione o la trasformazione del processo produttivo.
Sono ammissibili, inoltre, le spese relative all’acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali, sostenute dall’impresa successivamente alla data di presentazione della domanda.
In breve, queste spese si riferiranno a:

  1. imprese operanti nel settore del turismo, l’acquisto dell’immobile sede dell’attività, nel limite massimo del 40% dell’investimento complessivo ammissibile;
  2. opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30% dell’investimento complessivo ammissibile;
  3. macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica, compresi quelli necessari all’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché strettamente necessari all’attività, dimensionati all’effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
  4. programmi informatici, brevetti, licenze e marchi commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.

Queste ultime sono ammissibili a condizione che esse siano:

  • ammortizzabili;
  • utilizzate esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimenti agevolato;
  • acquistate a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
  • nell’attivo di bilancio dell’impresa beneficiaria per almeno 3 anni.
Garanzie richieste 

I finanziamenti non superiori a 250.000 euro non richiedono garanzie.
Al contrario, i finanziamenti d’importo superiore a 250.000 euro devono essere assistititi da privilegio speciale, nell’ambito degli investimenti agevolati ed in funzione della natura dei beni.

Cumulabilità e Procedura operativa per l’Impresa

Le agevolazioni possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, nei limiti previsti dalla disciplina europea di riferimento.

Per concludere, le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa, con procedimento a sportello e punteggio minimo di ammissibilità.
Perciò i programmi d’investimento devono essere avviati dopo la presentazione della domanda.
L’a
pertura dello sportello è prevista per il 19 maggio 2021.

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